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"L'ossido di carbonio è rock?" di Piero Welby Stampa E-mail
L’ossido di carbonio è rock?

4 novembre 2005

di Il Calibano

“[…] la percezione dei limiti che derivano dall’ambiente locale è facilmente neutralizzata da segnali che promettono prosperità.” (Virginia Abernethy)

Il tormentone è tale perché unisce, in un gioco perverso, il tormentatore e il tormentato che sadomasochisticamente si scambiano i ruoli, subendo o infliggendo il molesto e ossessivo refrain.
Chi non si è mai lasciato sedurre dalla diade rock/lento, scagli la prima pietra. In attesa della lapidazione riprendo il giochino del Molleggiato: l’ottimismo è rock, il pessimismo è lento. Il Papa è hard rock quindi è un hard-ottimista.
Di tutte le definizioni date dell’ottimismo la più ironica è quella di Guido Ceronetti che recita pressappoco così: l'ottimismo è come l'ossido di carbonio. Uccide, ma lascia sui cadaveri un'impronta rosa. Sì, un’impronta rosa come le lenti degli occhiali che i rock-ottimisti non si tolgono neanche per andare a letto. Ma cosa può accadere se il Papa,  la sola autorità che ha, come Vittorio Sgarbi, il discutibile dono dell’infallibilità, invita chi crede nella sua autorità ad inforcare gli occhiali rosa ed indica, come famiglia-modello una coppia con dieci figli?
L'agenzia vaticana Fides ha reso noto che i cattolici nel mondo alla fine del 2003 erano 1.085.557.000 (17,23% della popolazione), +0,3% rispetto al 2002. L
'unica diminuzione, nonostante, o forse a causa, dell’impegno del duo Pera-Ruini, è stata in Europa, con meno 214 mila unità.
Bene, il Pontefice, al termine dell’Udienza generale, nel salutare i rappresentanti dell’Associazione Italiana Famiglie Numerose radunate in piazza San Pietro, ha dichiarato: “Nell’odierno contesto sociale, i nuclei familiari con tanti figli costituiscono una testimonianza di fede, di coraggio e di ottimismo, perché senza figli non c’è futuro [...] Auspico che vengano ulteriormente promossi adeguati interventi sociali e legislativi a tutela e a sostegno delle famiglie più numerose, che costituiscono una ricchezza e una speranza per l’intero Paese!”.
La sovrappopolazione è rock? la morte per fame è rock? la denutrizione è rock? Si fa presto a dire che dieci figli per famiglia siano “una testimonianza di fede, di coraggio e di ottimismo, perché senza figli non c’è futuro”, ma due + due fa quattro, sarà troppo laicista ma nessun hard-ottimista può sostenere che faccia 2,6 (media dei componenti della famiglia italiana, Istat), e se i 16 milioni 453 mila nuclei familiari italiani guardassero il mondo attraverso le lenti rosa che il Papa consiglia aumenterebbero la popolazione di  164.530.000 unità portandola a quota 224.530.000. Avremmo così 745 abitanti per km2  che al confronto dei  125 abitanti per Km2 della Cina, ci regalerebbero una citazione nel Guinness dei primati e l’ammirazione delle sardine in scatola.
La realtà è, grazie a Dio, un’altra e la nostra sopravvivenza, il nostro tenore di vita sono possibili perché -si mantengono stabili le coppie senza figli (19 per cento circa) e i nuclei di un solo genitore con figli (7,6 per cento). In progressiva diminuzione anche le famiglie numerose, quelle con 5 componenti e più: nel 2002-2003 sono il 6,8 per cento del totale delle famiglie rispetto all’8,4 per cento del 1994-1995.
Siamo un popolo di relativisti che applaude all’ottimismo, ma, come scriveva Ennio Flaiano, sa che -essere pessimisti circa le cose del mondo e la vita in generale è un pleonasmo, ossia anticipare quello che accadrà- e se senza figli non c’è futuro, con dieci figli in ogni famiglia cattolica del pianeta non ci sarebbe nemmeno un presente.

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