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"Le mutande di Priamo" di Piero Welby Stampa E-mail

Le mutande di Priamo

Priamo, re di Troia, sposò Ecuba, figlia di Dimante. Forse suggestionato dalla patriottica esortazione a riempire le culle del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, o irretito dalla biblica invocazione a crescere e moltiplicarsi del presidente della Conferenza episcopale italiana, Cardinale Emilio Ruini, o, più prosaicamente ed erroneamente, convinto dalla lucrosa taglia di mille –euri- per ogni infante messo al mondo, si rimboccò le mutan…ehm, le maniche ed ebbe cinquanta figli maschi e dodici femminucce. Ecuba vinse il premio di “Fattrice dell’anno”. Priamo costruì una Milano 2 per dare un tetto all’esuberante figliolanza. Omero annota che: « […] alla meravigliosa casa di Priamo, ricca di portici costruiti ad arte, e c'erano, affiancate le une alle altre le cinquanta stanze dei figli costruite in pietra ben levigata; lì in vero dormivano i cinquanta figli di Priamo vicino alle spose; dall'altra parte, nell'atrio, si affacciavano, sotto lo stesso tetto, affiancate, le dodici stanze delle figlie: lì dormivano i generi di Priamo presso le virtuose spose». (Iliade, VI, 242-250). Vissero felici e contenti? Felici no! Ecuba finì a fare la colf in casa di Ulisse e Priamo, sempre a causa di Ulisse, perse un regno e i due hobbies preferiti: pescare trote nello Scamandro e…beh, l’altro lo potete immaginare. Come ammonisce un noto adagio -Il sesso è la cosa che richiede la minor quantità di tempo e provoca la maggior quantità di guai-. Uno dei figli, Paride, un tipo vacuo e narcisetto che, stanco di fare il pastore, volle imitare Frizzi e fece il giudice in un concorso di bellezza, invece di assegnare la fascia di Miss a Giunone o Minerva, ottima casalinga la prima e saggia studentessa la seconda, si fece corrompere da Venere, una cubista procace e nota alle cronache rosa per le sue scappatelle con Efesto, Ares, Anchise, Bute, Adone. Questa scelta fu causa di orrende sciagure e della distruzione di Troia, invano eroicamente difesa dall'altro figlio, prode e generoso, Ettore. Morale: cinquanta figli sono ineducabili! Se Priamo si fosse fermato a uno avrebbe ancora il suo regno. Volete la controprova? Il prolifico Priamo fu sconfitto da Ulisse, l’astuto, un anticipatore del controllo delle nascite che preferiva alzare le vele e non abbassare, compulsivamente, le mutande, che di figli ne aveva uno, Telemaco. Anche l’astuto Ulisse dovette pagare il fio dei suoi coiti interrotti e la dantesca “longa manus” della Chiesa lo punì…mandandolo all’inferno: “…non vogliate negar l’esperienza/di retro al sol, del mondo sanza gente/Considerate la vostra semenza:/fatti non foste per viver come bruti/ma per seguir virtute e conoscenza." (Inferno di Dante, XXVI, 116-120). L'esperienza è una grande scuola di vita, ma lo stupido impara in un'altra scuola. L’umanità è indubbiamente stupida. Invece di seguire le orme dell’inclito e previdente laerziade ha preferito gareggiare con Priamo per strappargli la palma del Guinnes riproduttivo. Non tutti sono stupidi. Un certo Malthus, 250 e passa anni fa, lanciò l’allarme con il suo scritto Essay on Population, nel quale sviluppò l’idea secondo cui la popolazione mondiale cresce più velocemente della produzione dei mezzi di sussistenza. Aveva ragione? Aveva torto? Beh, non aveva previsto il miracolo della tecnologia che è riuscita a sfamare, o quasi, 6 miliardi di commensali, e, a detta di qualcuno, riuscirà a riempire gli stomaci dei 10 miliardi di affamati che rallegreranno il pianeta tra una cinquantina d'anni. Senza voler innalzare l’anacronistico vessillo del misoneismo, non si possono ignorare gli economisti che ammoniscono: “non esiste un pasto gratis!". Infatti, il pasto che la tecnologia ci offre, con prodigalità, lo paghiamo, salatamente, con un surplus di inquinamento sempre più difficilmente contrastabile. Il Worldwatch prevede che, entro il 2030, la popolazione aumenterà di 3,6 miliardi di persone e che la maggior parte delle nascite avverrà nel Terzo Mondo. La Banca Mondiale avverte che soddisfare la richiesta globale di cibo diverrà sempre più difficile. Avremo sempre più –circenses- e meno –panem- e, quando la richiesta di pane e companatico salirà di tono, i governanti risponderanno come il Nerone di Petrolini: “Domani... domani... domani... quanti ne abbiamo... domani ne abbiamo... saranno fatte grandi distribuzioni di vino, di olio, di pane”. Dite che malthusianeggio? Forse sì! Ma la colpa è della notizia di una curiosa invenzione. Dalla Germania arrivano le mutande con il ventilatore che dovrebbero aiutare il concepimento. Il particolare indumento è già stato sperimentato con buoni risultati.Il congegno di ventilazione è in grado di raffreddare i testicoli e di conseguenza, di migliorare le capacità riproduttive. Il primario andrologo della clinica universitaria di Berlino, Andreas Jung, ha reso noto che in 20 soggetti che hanno indossato le straordinarie mutande durante la notte per un periodo di dodici settimane sono stati riscontrati buoni risultati, a livello di produzione e di mobilità degli spermatozoi. Le mutande in questione sono provviste di un miniventilatore azionato a batteria, disposto all'altezza della cintura. Dei tubicini di plastica convogliano il flusso di aria così raffreddata su un sistema di piccoli ugelli disposti sui due lati dei testicoli, riuscendo ad abbassare di un grado la temperatura di questi ultimi rispetto a quella corporea. Finalmente tutti gli aspiranti Priamo, grazie al tecnologico e corroborante zefiro generato dal notturno giramento di…pale, potranno sperare di mettere al mondo una cinquantina di figli che, adeguatamente refrigerati, smetteranno di riprodursi quando, su questo autobus chiamato Gea, ci saranno soltanto posti in piedi. Ogni anno, la popolazione umana aumenta di 90 /100 milioni di persone. Nel Novecento la popolazione mondiale è aumentata di 3,75 volte. Asia e Africa insieme avevano quattro miliardi e mezzo di abitanti nel 2000, ma fra cinquant’anni, secondo proiezioni dell’Onu, supereranno i sette miliardi. Più che raffreddare i testicoli bisognerebbe raffreddare le teste.

Il Calibano

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