Home arrow Documenti arrow Comunicato stampa di Rientrodolce: "Nucleare: l’on Urso fa l’occhiolino ai Radicali".
Comunicato stampa di Rientrodolce: "Nucleare: l’on Urso fa l’occhiolino ai Radicali". Stampa E-mail

Comunicato Stampa

Nucleare: l’on Urso fa l’occhiolino ai Radicali.

Stamane, nel consueto filo diretto della mattina con Alessio Falconio, l’on Urso, sottosegretario alle attività produttive, ha sostenuto che la soluzione per il problema energetico dell’Italia è il ritorno al nucleare e, nonostante le precisazioni di Falconio, ha fatto l’occhiolino ai radicali, sostenendo che una loro conversione al nucleare sarebbe di grande aiuto, in quanto opinione di un partito che, avendo proposto il referendum antinucleare, non sarebbe sospetto di faziosità o interessi oscuri. Forse l’on. Urso ha interpretato male il titolo della conferenza organizzata dai radicali e dagli Amici della Terra nel luglio 2005:  “Petrolio e atomo: democrazie alla prova” e difficilmente i radicali potranno essergli di aiuto.
 
Purtroppo, infatti, proposte come questa denunciano la totale mancanza di idee sul come affrontare la crisi energetica incombente e il tentativo di cavarsela a buon mercato con proposte che non richiedono sforzi di fantasia, sono facili, anzi, facilone e tradiscono l’ansia di evitare i problemi e poter tornare al più presto a gestire la politica del giorno per giorno.
 
Tutti conoscono i problemi presentati dalle centrali atomiche, da quelli della sicurezza a quelli dell’eliminazione delle scorie radioattive, da quelli della militarizzazione del territorio a quelli della centralizzazione del potere energetico, da quelli dell’indisponibilità di territorio adatto alla costruzione, in un paese ad alta densità demografica, a quelli delle enormi quantità di acqua richieste per il raffreddamento, da quelli dei 3 miliardi di euro per la costruzione e altrettanti per la dismissione a quelli della corruzione che simili imprese generano, ma alcuni  politici pensano che, di fronte ad una emergenza debbano e possano essere superati.

Costoro dovrebbero porsi una domanda: esiste abbastanza uranio per fornire le centrali nucleari correnti per i restanti anni di operatività? Ebbene è facilmente calcolabile che la risposta è no! Oggi la materia prima contenente Uranio, prodotta dall’attività estrattiva, è circa il 60% di quella necessaria per i reattori in funzione. Il restante 40% è coperto dall’Uranio proveniente dallo smantellamento degli arsenali nucleari. Questa fornitura di Uranio di origine militare finirà entro il 2006. Una caduta della fornitura di uranio a livello globale sembra inevitabile. Il contributo della produzione di elettricità dal nucleare è destinata  ad un progressivo declino, e la costruzione di nuovi reattori è perciò inopportuma, oggi ancor più di quanto lo era venti anni fa.

Luca Pardi, segretario di Rientrodolce.

Copyright 2000 - 2004 Miro International Pty Ltd. All rights reserved.
Mambo is Free Software released under the GNU/GPL License.

sovrappopolazione, demografia, fame nel mondo, carestie, epidemie, inquinamento, riscaldamento globale, erosione del suolo, immigrazione, globalizzazione, esaurimento delle risorse, popolazione, crisi idrica, guerra, guerre, consumo, consumismo