Mi ci sono imbattuto questa mattina, ed e' quasi in tema (almeno nel senso che mi ha dato un po' di speranza).
Certo, lo stato indiano del Kerala non e' la Svezia: nel paese scandinavo il tasso di natalita' e di 11 nati per mille abitanti all'anno, quello di mortalita' di 11 decessi per mille abitanti all'anno (ma come fanno?), insomma popolazione stabile sui 9 milioni, un territorio enorme e rispettato, bello e ricco, lo stato sociale, una societa' che marginalizza gli Scajola, i Cuffaro, i Calderoli, e naturalmente il programma per liberarsi totalmente dalla dipendenza dalle risorse fossili entro il 2020 ... pero' lo stato del Kerala sembra un poco la Svezia dell'India, malgrado una particolarita': con un GDP pro capite inferiore alla media nazionale, i keralesi sono indiani 'poveri'. Il paragone con la Svezia regge solo perche' come poveri i keralesi sono un po' strambi, quasi si fossero messi in testa di comportarsi da ricchi: Il tasso di natalita' ogni 1000 donne e' di 14 nati, inferiore ai 25 nati della media indiana e addirittura inferiore ai 16 nati della media statunitense. Il tasso di mortalita' infantile e' di 10 decessi ogni 1000 nati, vicino ai 7 statunitensi e lontanissimo dai 70 della media indiana. Chi nasce nello stato del Kerala ha un'aspettativa di vita superiore di 12 anni rispetto alla media nazionale, che e' di 61 anni, con 73 anni di soli 3 anni inferiore alla aspettativa di vita negli Stati Uniti. Nel 1992 il tasso di natalita' e' caduto al livello del tasso di 'replacement'. L'assistenza sanitaria e' capillare, cosi' come la distribuzione di contraccettivi. Ci sono 1058 donne ogni 1000 uomini (quindi i nati femmina non sono percepiti come un problema). Il tasso di alfabetizzazione e' del 91%, vicino al 96% statunitense e lontanissimo dal 61% della media indiana. eccetera ... insomma, cosi' sintetizza la voce di Wikipedia, i keralesi fanno meno figli, vivono piu' a lungo, sono piu' istruiti, alla faccia del GDP e del sottosviluppo

P.S. statistiche per la Svezia.