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La National Farmers Union canadese scrive all'Onu: disponibilità alimentare globale in declino Stampa E-mail

9 maggio 2006

Lettera aperta della National Farmers Union canadese alle Nazioni Unite http://www.nfu.ca/

Oggetto: Disponibilità alimentare globale in rapido declino

Mr. Annan e Dr. Diouf:

E' evidente che il mondo sta rapidamente riducendo le proprie scorte alimentari.

Scrivo per chiedere se le Nazioni Unite o la FAO hanno raggiunto una conclusione simile. Ogni sei anni, al mondo si aggiunge una popolazione equivalente a quella nordamericana. Però, la superficie coltivabile mondiale è quasi costante. L'archivio dati FAOSTAT delle Nazioni Unite mostra che quella superficie si è andata riducendo a partire dal 2001. Con una popolazione in crescita e una superficie coltivabile stabile o in calo, la superficie coltivabile pro capite si va rapidamente riducendo. Il grafico allegato a questa lettera è compilato basandosi sui dati del Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) riguardanti gli ultimi 45 anni. Esso dipinge una situazione raggelante: in cinque degli ultimi sei anni, la popolazione globale ha mangiato significativamente più cereali di quanti ne abbiano prodotti gli agricoltori. In quei sei anni, abbiamo ridotto le scorte globali da 116 a 69 giorni.

E' quasi certo che l'attuale declino delle scorte globali di cibo è più rapido di quanto sia mai stato fin dalla Seconda Guerra Mondiale, forse più rapido di quanto sia mai stato negli ultimi 100 anni. Le scorte alimentari mondiali sono scese a livelli mai visti fin dagli anni '70. Negli anni '70, però, i nostri oceani pullulavano di pesci. Negli anni '70, la produzione agricola nel Nord America e altrove era molto meno intensiva, con un impiego di fertilizzanti minore e parte dei terreni lasciati a riposo. Oggi, stiamo usando una quantità di fertilizzanti e prodotti chimici senza precedenti, stiamo coltivando ogni anno pressoché ogni acro disponibile, stiamo irrigando una superficie da primato e, in generale, stiamo portando la produzione al massimo. Stiamo forzando la nostra terra a produrre ma, anche così, la nostra produzione non riesce a tenere il passo.

Ancor più critico è il fatto che la il sistema produttivo alimentare mondiale di oggi si trova di fronte molteplici problemi, che vanno dal cambiamento climatico, alla carenza d'acqua, alle forniture instabili di combustibili fossili (i fertilizzanti azotati -- un elemento chiave del sistema alimentare globale -- vengono sintetizzati dal gas naturale). Mr. Annan e Dr. Diouf, ci sembra evidente che la popolazione globale sta aumentando rapidamente, i terreni agricoli sono stabili o si vanno riducendo, la produzione fatica (e non riesce) a tenere il passo dei consumi, e c'è una sempre maggiore incertezza riguardo le forniture idriche ed energetiche e riguardo la stabilità del clima.

Considerati nel complesso, questi fattori indicano che stiamo rischiando una carenza calamitosa delle disponibilità cerealicole mondiali; la sicurezza alimentare si va rapidamente erodendo.

Chiedo che rendiate immediatamente pubblici gli studi delle Nazioni Unite e della FAO circa l'attuale produzione agricola e la sua capacità di tenere il passo di una popolazione in crescita. Se i vostri studi combaciano con i nostri, vi chiedo di indire con la massima urgenza un convegno dei dirigenti mondiali allo scopo di affrontare le enormi sfide alla possibilità dell'umanità di continuare a nutrire i propri sempre più numerosi membri.

Ringrazio per l'attenzione verso le nostre preoccupazioni e sollecito ad agire rapidamente.

Sinceramente,
Stewart Wells Presidente della
National Farmers Union Canada

TRADUZIONE DI ALDO CARPANELLI

LEGGI LA LETTERA IN ORIGINALE (CON L'ALLEGATO)

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