Home arrow Documenti arrow Geminello Alvi, Tre compiti che il secolo impone
Geminello Alvi, Tre compiti che il secolo impone Stampa E-mail
Paragrafo conclusivo dello scritto "Le tre fenomenologia del Secolo Americano", contenuto nel volume "L'economia mondiale del Novecento" (a cura di Pierluigi Ciocca, il Mulino, 1998) e ripubblicato nel libro di Geminello Alvi "L'anima e l'economia" (Mondadori, 2005).
 
Tre compiti che il secolo impone
   
Al socialismo era affidato il compito di un recupero di realtà rispetto all'astrazione capitalistica. L'alienazione che Marx spiegava nei Manoscritti resta l'unica parte non biasimabile dei suoi scritti. Ma il socialismo marxista ha fallito grottescamente la disalienazione del mondo. Tuttavia il compito conoscitivo è ancora quello decisivo, anche per una visione dell'economia di questo secolo come quella da me descritta. Se il capitalismo è un processo di pensiero che si derealizza in universi di calcolo e sogno, astraendosi dall'umano e dalla natura, allora è un nuovo pensiero, diverso dal calcolo e dal sogno che deve risolvere, finire questo male.
L'altra regolarità, ovvero il ciclo mercantilismo-liberismo, vincola gli uomini a visioni opposte dell'agire economico, che assumono di volta in volta caratteri ovvi, dovuti. Così era negli anni Trenta per l'economia dirigista di Roosevelt o Hitler, e così è nell'attuale ripresa del liberismo. Occorre vincere questo oscillare, porsene fuori, e dare pensiero compiuto a un'altra percezione dell'economia mondiale. Diversa dai freddi automatismi di un mercato che si pretende autoregolato e non lo è, dall'intrusione di un ritorno al mercantilismo o alla politica di potenza. Un modo per farlo è considerare anzitutto quelle visioni dell'economia in cui è chiamato ad agire un superiore elemento di consapevolezza e di morale. Un intreccio di miliardi d'atti umani sempre più intenso dovrà assumersi la responsabilità, morale prima che economica, degli altri e del mondo naturale. Davvero l'articolazione di quella Noosfera di cui parlava Teilhard de Chardin diverrà il problema della futura economia mondiale.
Ma il Novecento è anche il secolo di Hiroshima e di Chernobyl. E ambedue sono gli esiti d'una tecnica in cui il pensiero s'è separato dall'umano e dalla Natura vivente. In nessun altro secolo di cui vi sia storia scritta la fine del mondo è apparsa un'ipotesi verosimile come in questo. Che il secolo, che ha così tanto economicizzato il mondo, sia proprio quello in cui è divenuta verosimile la eventualità di una catastrofe ecologica definitiva non è trascurabile nella lunga storia economica di questo secolo. Studi come quelli di Kapp* o quelli di contabilità ecologica dell'Onu o i primi esperimenti di agricoltura biologica di Steiner, sono e sempre più saranno non trascurabili. L'agricoltura, da processo residuo dell'industria condotto fino alla mineralizzazione dell'humus, dovrà risalire a un pensare vivo, completamente nuovo, della Natura.
Per quanto riguarda infine la terza permanenza descritta in questo scritto, ovvero l'egemonia degli anglofoni, essa ha donato al secolo le virtù di un indubbio pragmatismo. Tuttavia ha pure esagerato la economicizzazione del mondo. Campi della vita non mercantili come la cultura, o il sentirsi felici, sono ora appaltati dall'economia di Peter Pan e di mercati finanziari che sono diventati lotterie. Tutto è divenuto mercato, o si deve mercantilizzare: questo l'esito del Secolo Americano. E allora il compito conoscitivo più sano sarà quello di ritornare a Polanyi. Ricominciare a spiegare, come lui spiegava, che terra, lavoro, moneta non sono merci. Delimitare l'economico e il mercantile e studiare il capitalismo non come sistema di sfruttamento, ma invece come un sistema di confusione conoscitiva organizzata.
  
Geminello Alvi
  
NOTE
  
*Nell'indice dei nomi del libro "L'anima e l'economia" c'è scritto Christian Kapp (filosofo hegeliano), ma è sicuramente un errore. Alvi si riferisce a Karl William Kapp, uno dei pionieri dell'economia ecologica.
Copyright 2000 - 2004 Miro International Pty Ltd. All rights reserved.
Mambo is Free Software released under the GNU/GPL License.

sovrappopolazione, demografia, fame nel mondo, carestie, epidemie, inquinamento, riscaldamento globale, erosione del suolo, immigrazione, globalizzazione, esaurimento delle risorse, popolazione, crisi idrica, guerra, guerre, consumo, consumismo