Il Fertility Day |
Intervento di Enrica tratto da http://narrazionidifferenti.altervista.org/fertilityday-eterosessualita-procreazione-obblighi/ FertilityDay: eterosessualità e procreazione come obblighi di Stato Il 22 Settembre (2016) c’è il Fertility Day. Un giorno dedicato alla fertilità organizzato dal Ministero della salute. Lo scopo è quello di mettere in evidenza, prima che sia tardi, “la bellezza della maternità e paternità”, “il pericolo della denatalità”, il rischio delle malattie che impediscono di diventare genitori” Ho appena scoperto di questo grande evento istituzionale e butto giù quelle che sono state le mie reazioni immediate alla lettura del materiale presente nel sito. Prima cosa ansia. Istintiva, irrazionale. Ma quel martellamento sul “prima che sia tardi”, ripetuto ossessivamente, mi ha automaticamente portata a considerare le mie ovaie e il mio utero come vecchi e decrepiti. La seconda sensazione è stata quella di essere stata catapultata in un passato non troppo remoto in cui fare figli era un obbligo istituzionale per le donne e venivano premiate con medaglie quelle più prolifiche. Oppure di essere approdata in un surreale futuro distopico, simile a quello del film The Lobster, in cui essere in coppia è un dovere e chi vi si sottrae viene trasformato in un animale a scelta. Poi c’è la grafica, infantilizzata, giovane e accattivante. Almeno queste sembrerebbero le intenzioni, il risultato è fatidioso e amplificatore della surrealità del tutto. C’è il fertility Game in cui puoi scegliere di essere un ovulo o uno spermatozoo e schivare i nemici della fertilità, quali fumo, alcol, infezioni, età che avanza. Non dichiarato esplicitamente ma tra questi c’è sicuramente anche l’omosessualità. Ci sono le cartoline. A quelle in cui la fertilità viene definita un “bene comune”. [...] E poi c’è il piano nazionale della fertilità del Ministero della Salute: ” Difendi la tua fertilità, prepara una culla per il tuo futuro”, in cui possiamo leggere cose del genere:
In un documento istituzionale la sessualità viene definita biologicamente destinata alla procreazione. Affermazione che delegittima qualsiasi rapporto non finalizzato a questo scopo, qualsiasi pratica sessuale che non abbia come obiettivo la trasmissione della vita. Affermazione che sostanzialmente parla di eterosessualità obbligatoria e di maternità/paternità non come scelte ma come obblighi sociali. Leggo poi che questa campagna ad alto contenuto d’ansia sulla procreazione coercitiva bisogna portarla nei consultori. E nelle scuole. Vogliono portare la campagna sulla fertilità anche nelle aule scolastiche, sin dalla scuola dell’infanzia perchè si guardi alla bambina già come a una potenziale mamma, perchè sia preservata la sua salute riproduttiva come bene di Stato. Da insegnante penso a quello che potrei fare perchè tutto questo non entri nelle scuole, da femminista penso alla riappropriazione degli spazi, dai consultori ai centri antiviolenza, ai nostri corpi. |