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L'Appello di Parigi e l'adesione di Rientrodolce Stampa E-mail

L’associazione radicale Rientrodolce (www.rientrodolce.org) aderisce all’appello di Parigi, del quale condivide le finalità. Rientrodolce giudica tuttavia una grave carenza dell’appello la mancata menzione del problema della sovrappopolazione umana. Infatti, in continuità con la conferenza Internazionale su Popolazione e Sviluppo tenuta al Cairo nel 1994, si ritiene che il dispiegamento delle politiche, non coercitive, atte a diffondere in tutto il mondo l’educazione alla salute sessuale e riproduttiva e l’uso dei contraccettivi, per un efficace controllo delle nascite, sia una delle condizioni essenziali per ridurre progressivamente i processi di degrado degli ecosistemi terrestri che mettono a rischio il futuro del pianeta e dell'umanità stessa.

Luca Pardi, segretario di Rientrodolce

"Cittadini della Terra"

Conferenza di Parigi per una governance ecologica mondiale

APPELLO DI PARIGI

Noi cittadini di tutti i continenti, responsabili politici, rappresentanti di organizzazioni internazionali o non governative, scienziati, imprenditori, noi lanciamo un appello solenne per una vasta mobilitazione internazionale contro la crisi ecologica e per un crescente rispetto dell’ambiente.

1 ) Oggi noi sappiamo che l’umanità sta distruggendo, ad una velocità allarmante, le risorse e l’equilibrio che hanno permesso il nostro sviluppo e che determineranno il nostro avvenire. Noi siamo coscienti che è in gioco il futuro del pianeta nel suo insieme, che è in causa il benessere, la salute, la sicurezza e perfino la sopravvivenza dell'umanità intera.

Oggi è arrivato il momento della lucidità. Dobbiamo riconoscere che siamo arrivati alle soglie dell’irreversibile, dell’irreparabile. Dobbiamo ammettere che non ci possiamo più permettere di aspettare, che ogni giorno che passa aggrava i rischi ed i pericoli.

2 ) A Rio, a Johannesburg, a Montréal, a Kyoto, la comunità internazionale si è mobilitata. Ma è necessario andare molto oltre: essere più efficaci, più rapidi, più coerenti, più ambiziosi.

3 ) Ecco perché, coscienti delle nostre responsabilità rispetto alle generazioni future, coscienti del costo dell’inazione, noi ci impegniamo a mettere al centro delle nostre decisioni e delle nostre scelte, ognuno nel proprio campo, la preoccupazione per l’ambiente. Ci impegniamo a prendere le misure essenziali per scongiurare i pericoli che minacciano la sopravvivenza stessa dell’umanità, in particolare quello del cambiamento climatico, di cui il rapporto del Gruppo Intergovernativo sull'Evoluzione del Clima mostra con forza la gravità.

4 ) Noi ci impegniamo affinché la presa di coscienza progredisca a livello locale, nazionale e internazionale. Per promuovere un'etica ecologica, noi facciamo appello perché si adotti una Dichiarazione universale dei diritti e doveri nei confronti dell’ambiente. Questa carta comunitaria garantirà alle generazioni presenti e future un nuovo diritto dell’uomo: il diritto a un ambiente sano e preservato.

5 ) Noi ci impegniamo a fare la scelta di un altro sviluppo, uno sviluppo ecologico, la scelta di una economia al servizio di uno sviluppo sostenibile e della lotta contro la povertà. Tutti i popoli di tutti i continenti devono poter accedere al livello di vita al quale legittimamente aspirano. Ma noi rifiutiamo un modello fondato sullo spreco senza limiti delle risorse naturali e sull’inquinamento ogni giorno più grave del pianeta.

Noi ci impegniamo a promuovere lo sviluppo delle tecnologie, dei modelli organizzativi e dei comportamenti più virtuosi nel risparmio di energia, acqua, risorse naturali e a integrare i costi legati alla protezione dell’ambiente nei nostri sistemi economici.

6 ) In questa responsabilità collettiva, lo sforzo deve equamente essere ripartito fra i paesi più ricchi, i paesi emergenti ed i paesi meno avanzati. I trasferimenti di tecnologia e quelli finanziari devono essere aumentati. È necessario progettare e mettere in opera meccanismi di finanziamenti innovativi per aiutare i paesi più poveri ad adattarsi.

7 ) Tutti noi qui presenti, Cittadini della Terra, sosteniamo gli sforzi delle nazioni che sono mobilitate, in uno spirito di sovranità condivisa, per rinforzare la governance internazionale dell’ambiente. Ci appelliamo affinché il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente si trasformi in una vera organizzazione internazionale con composizione universale.

A immagine e somiglianza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, questa Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Ambiente dovrà essere una voce forte e riconosciuta nel mondo. Dovrà essere uno strumento per valutare i danni ecologici e capire come porvi rimedio; uno strumento efficace per promuovere le tecnologie ed i comportamenti più rispettosi degli ecosistemi; un mezzo per sostenere l’applicazione delle decisioni ambientali in tutto il pianeta.

8 ) Salutiamo con soddisfazione la proposta del Marocco di accogliere la prima riunione del gruppo pionieristico degli "amici dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Ambiente” che riunisce già più di 40 paesi.

9 ) Invitiamo tutti gli Stati ad unirsi a questa battaglia.

È la nostra responsabilità nei confronti di tutti.
Ne va del futuro dell’umanità.

Parigi, 3 febbraio 2007

http://www.citoyensdelaterre.fr/conference/?Appel-de-Paris

http://www.pecoraroscanio.it/index.php?mod=blog&func=comments&id=88

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