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Intervento di Guido Ferretti al Consiglio Generale del P.R.T. Stampa E-mail

Intervento di Guido Ferretti al Consiglio Generale del Partito Radicale Transnazionale (07-09 Dicembre 2006)*

DUE PROPOSTE PER I PROSSIMI DUE DECENNI

Desidero attirare la vostra attenzione su due possibili campi di azione che potrebbero essere interessanti per il Partito Radicale ed essere sinergici con altri obiettivi già presi in considerazione, aumentandone l’efficacia. Desidero affrontare i seguenti problemi, che potrebbero sembrare diversi, ma, nei fatti, sono strettamente interconnessi:
-          la sovrappopolazione mondiale e il suo impatto sull’ambiente, sullo sviluppo e sulla pace a livello planetario.
Si tratta di un problema strettamente connesso con la promozione dei diritti della donna e con l’eradicazione della povertà. Non solo, ma anche con la preservazione dell’intera biosfera, dalla quale traiamo la nostra vita, e quindi con la possibilità per il genere umano di continuare ad esistere su questo pianeta.
-          L’atteso graduale esaurimento di tutti i minerali e, prima di tutto, del petrolio e del metano, con le relative conseguenze sul piano della necessità di una transizione da una economia basata sul petrolio ad una basata sulle energie rinnovabili.
Questo sarebbe un problema grave di per sé, con innumerevoli conseguenze sulla nostra vita, ma, a sua volta è strettamente connesso con il riscaldamento globale e, ancora una volta, con la preservazione dell’ambiente naturale. Ancora una volta l’intera biosfera è a rischio di collasso e le conseguenze coinvolgono l’intero genere umano.

Mentre questi problemi planetari si manifestano silenziosamente nel sottofondo, sebbene vengano sempre più in superficie, nella consapevolezza di molti leader politici e opinionisti, un’analisi consapevole può rivelare quanto sono interconnessi con la pace e quanto, già adesso, sono alla radice, insieme con la situazione israeliana, dei rischi di una terza guerra mondiale, come Pannella ci ammonisce.

Sovrappopolazione significa che tutti gli aiuti allo sviluppo elargiti dai paesi sviluppati a quelli del terzo mondo non bastano neppure a creare le infrastrutture necessarie ad ospitare gli 80 milioni di persone in più ogni anno, che si aggiungono sulla superficie della Terra. A peggiorare la situazione, il picco di produzione del petrolio significa che è fisicamente impossibile offrire loro i benefici di una energia a basso costo, sulla quale il primo mondo ha costruito la sua ricchezza. Questi due fattori cospirano nel creare masse di persone giovani e povere, deluse dal fallimento delle promesse di un futuro migliore a quindi facile preda di coloro che le vogliono utilizzare per creare disordini, guerre e terrorismo, come abbiamo ascoltato dal rappresentante iracheno, questa mattina.  Talvolta i governi promuovono la crescita della popolazione m perché il numero significa potenza, altre volte essi lo subiscono e cercano di deviare l’insoddisfazione della loro gioventù turbolenta indirizzando la loro violenza su un nemico esterno e, il più delle volte, attribuendo le colpe ai paesi ricchi, Stati Uniti per primi.

In verità questi paesi, in qualche modo, meritano che sia loro attribuita la responsabilità di aver usato con tanta sconsideratezza le risorse non rinnovabili della Terra, e ancor più quando rifiutano di ammettere che questo non è più possibile e fanno valere diritti di libero mercato, quando non minacce e violenza, per continuare come prima.

Paragonata ad una economia basata sui combustibili fossili, una risoluta virata verso le energie rinnovabili porterebbe beneficio sia ai paesi produttori che a quelli consumatori e anche a quelli che sono esclusi dal banchetto. L’energia rinnovabile è disponibile in ogni parte del pianeta, ai poveri come ai ricchi. I combustibili fossili sono preziosi e una loro prolungata disponibilità sarebbe di vantaggio sia agli attuali che ai futuri produttori e consumatori. Energia solare ed eolica significano che non sarà più necessaria una potenza politica e militare che controlli le risorse energetiche e, quindi, la democrazia, e i diritti umani potranno avere un percorso più facile per affermarsi e anche l’ambiente naturale e il resto della vita sul pianeta potranno godere di un qualche sollievo.

Attualmente, invece, credo di poter dire che è già in corso una nuova guerra fredda e i rischi che possa aggravarsi, se non si interviene, sono molto alti, ma l’argomento è già all’attenzione di questo Consiglio sotto molti altri punti di vista e non è mia intenzione, e certamente non ne sarei capace,  dipingere scenari mondiali. Volevo soltanto evidenziare come la sovrappopolazione, la disponibilità di combustibili fossili, lo sviluppo del terzo mondo, il terrorismo e le minacce alla pace sono interconnessi e come sia possibile e vantaggioso un cambiamento di direzione, mentre ancora la produzione di petrolio riesce a far fronte alla domanda.

Per promuovere ed accompagnare questa svolta, raccomando che il Partito Radicale si unisca ai molti altri individui e organizzazioni che si occupano di sovrappopolazione e di dipendenza dai combustibili fossili e che faccia propri, nei prossimi decenni, i seguenti obiettivi: 
-          di perseguire la riduzione della popolazione mondiale, in un quadro di affermazione dei diritti della donna e di uno sviluppo sostenibile e cioè basato su risorse rinnovabili. Un primo e concreto obiettivo raggiungibile potrebbe essere il raggiungimento di tasso di fertilità di due figli per donna entro l’anno 2020.
-          di promuovere in tutto il mondo la transizione da combustibili fossili a energie rinnovabili, nel quadro di un maggiore rispetto dell’ambiente naturale e dei suoi limiti. Un primo concreto obiettivo potrebbe consistere nella convocazione di una conferenza mondiale, che, ampliando gli obiettivi del protocollo di Kyoto,  arrivasse a concordare le tappe per una strategia di uscita dai combustibili fossili e, prima di tutto, dal petrolio.

Una delle organizzazioni che potrebbero essere al nostro fianco è il Population Media Center, il cui Presidente, Bill Ryerson, ha inviato un documento a questo Consiglio che ritengo verrà letto a questa assemblea da Marco Cappato.
Non posso entrare in dettagli, ma posso assicurare che tutto questo è possibile e fattibile, è solo una questione di volontà politica.

Brussels, 7-12-2006                                                                                       Guido FERRETTI
                                                                                                                       
WWW.RIENTRODOLCE.ORG

* L'intervento è stato pronunciato in inglese. Per la versione inglese cliccate qua

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